Ognuno di noi, nel proprio percorso di vita, fa esperienza di periodi stressanti o di forte cambiamento e spesso, anche se non ce ne rendiamo conto, mettiamo in pratica delle risorse che ci permettono di superare una crisi, quindi di voltare pagina e di stare meglio. Se questo processo viene meno, ci sentiamo scoraggiati, sfiduciati, in balìa degli eventi o in un certo senso bloccati in una situazione di disagio o malessere.
Cos’è quindi il sostegno psicologico e a cosa potrebbe essere utile?
Si tratta di un supporto umano per la persona finalizzato ad alleviare il disagio in situazioni di vita specifiche che si possono intendere l’adolescenza, la genitoralità, la terza età, situazioni lavorative (cambio, perdita, stress, burnout), affettive e relazionali (separazioni, perdita, tradimenti ect).
Il sostegno si basa su di una relazione empatica tra lo psicologo e l’utente attuata per ascoltare, interagire e colloquiare.
Durante la relazione ci si concentra non solo sul problema attraverso la sua definizione in percorsi da intraprendere e obiettivi da raggiungere, ma anche e soprattutto sulle risorse inespresse dell’individuo affinché siano supportate e potenziate. Sono queste strategie infatti che ci permettono di fronteggiare una situazione stressante, di superarla e di uscirne arricchiti, rafforzati. Attraverso il potenziamento delle stesse sarà possibile quindi aumentare quel senso di fiducia verso se stessi perso nell’incontro con un problema che non si riusciva a superare.
Il percorso sarà quindi teso ad uscire dalla crisi, a migliorare l’autostima e il senso di efficacia; a trasformare il dolore e la rabbia; ad accettare il cambiamento per poter acquisire un nuovo modo di vivere al meglio il proprio presente, la propria vita.
Lo psicologo offre aiuto e sostegno per affrontare sofferenze legate a disturbi d’ansia, attacchi di panico, disturbi dell’umore, depressioni, disturbi adolescenziali e delle relazioni genitori-figli; sofferenze legate a lutti, malattie, depressione post-partum e puerperio
La durata del percorso è soggettiva e quindi variabile e può concludersi nel momento in cui siano stati raggiunti gli obiettivi preposti; siano state potenziate le risorse, il senso di fiducia, la capacità di agire; sia stata trovata una diversa modalità di adattamento ad una nuova situazione; sia stato alleviato il disagio.